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Fruttato alle maree

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Strana

questa altalena sul mondo,

va in parà d’aria, e di seta gonfia.

La mano tendo

per cogliere il mio grappolo

fermo che sfugge,

a nascondino il  sorriso

in ti do e mi prendi.

 

La corda è di cocco

fruttato alle maree.

Ha calli in ogni suo filo

che d’insieme la compone

e nodi  marinari

sugli appigli, senza  pampini

che s’arrotolano

sulla testa del cuore.

 

Uva

i palmi colgono

acchiappando

come Lui vuole

ricchi chicchi

di vellutato sole

in tuffi che scoppiano

di vita in bocca

 

 

 Silvia De Angelis - 28/03/2015 11:18:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Davvero straordinari quei "tuffi che scoppiano di vita in bocca", un
un poetare denso di immagini originali...
Un saluto, Elsa, silvia


 Nando - 22/03/2015 08:56:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

È "quasi" un "rischio" interpretare, così intensi i toni dei colori, che avvolgono i sensi del lettore: un uva estiva, frutto perenne di stagioni che non mutano le papille.
Si resta incantati dopo ogni tua poesia, voce di scrittura, la tua, unica ed inconfondibile, inimitabile nella sua anima e nella sua carne.

Ciao, Elsissima

 Lorenzo Mullon - 21/03/2015 13:41:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

l’altalena delle maree
della dualità
finché non si prende quel grappolo
e nessuno e niente ce lo può strappare via
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